La prima guerra mondiale by John Keegan

La prima guerra mondiale by John Keegan

autore:John Keegan
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 2015-05-29T22:00:00+00:00


La guerra a sud e a est

L'entrata in guerra della Turchia non aggiungeva soltanto un altro membro all'alleanza delle potenze centrali o un altro nemico a quelli contro i quali gli alleati stavano già combattendo. Creò un intero nuovo teatro di guerra, attuale e potenziale, che consisteva non solo in una nuova variante militare ma coinvolgeva anche aspetti religiosi e di insurrezione politica. La Turchia era la sede del califfato musulmano e il sultano Maometto V, quale successore di Maometto, proclamò l'11 novembre la "guerra santa" esortando tutti i musulmani in Gran Bretagna, Francia e Russia a prendere le armi. I risultati furono però scarsi. Nonostante le preoccupazioni degli inglesi riguardo ai soldati dell'esercito indiano di fede musulmana, in pochi cambiarono casacca e tra questi furono in maggioranza i patani della frontiera nord-occidentale, naturalmente ribelli, che "avrebbero probabilmente teso imboscate alle truppe britanniche dopo uno o due anni dalla pensione, una volta giunti a casa presso la loro tribù [...] non erano fedeli a nessuno poiché vivevano in un paradiso anarchico dominato dalle pallottole e dalle faide sanguinose". I soldati del 15° lancieri che si ammutinarono a Bassora nel febbraio del 1915 erano patani, come i sepoy del 130° Baluchis che si ammutinarono a Rangoon in gennaio. Entrambi gli episodi si spiegano con l'insofferenza per il servizio lontano dall'India, un caso spesso ripetutosi nell'esercito indiano. L'ammutinamento del 5° fanteria leggera a Singapore il 15 febbraio 1915 fu più grave perché i sepoy non erano patani ma musulmani del Punjab, la spina dorsale dell'esercito indiano che non soltanto disobbedirono agli ordini ma uccisero anche trentadue europei e liberarono alcuni tedeschi prigionieri che salutarono come alleati nel combattere la guerra santa. Molti tedeschi, ponendo la fedeltà al colore della pelle al di sopra di quella per il proprio paese, rifiutarono la liberazione e l'ammutinamento fu rapidamente represso. La metà del reggimento rimasta fedele fu comunque giudicata troppo poco affidabile per essere impiegata in qualsiasi teatro regolare di guerra e fu inviata a combattere nella campagna del Camerun. In quattro altri casi i britannici decisero di non correre rischi utilizzando battaglioni composti largamente da musulmani contro i turchi; nonostante ciò numerosissimi musulmani combatterono contro i soldati del sultano-califfo senza esitare. I molti reggimenti musulmani dell'esercito francese combatterono contro i tedeschi senza fare assolutamente caso all'appello che il sultano faceva alla jihad.

La guerra santa di Maometto V fu quindi un fallimento. La partecipazione alla guerra del suo impero fu invece un evento strategico della massima importanza perché l'estensione geografica del suo territorio era tale che confinava con quello dei suoi nemici in molti punti rendendo così possibile l'apertura di nuovi fronti ovunque. Nel Golfo persico ciò formalmente non avvenne ma l'effetto fu ugualmente significativo poiché la Gran Bretagna considerava il Golfo e la sua fascia costiera come un lago britannico. Gli sceicchi della costa araba erano legati da un trattato sin dal 1853 nel quale si prevedeva che i disaccordi tra di loro sarebbero stati composti dal governo indiano e definiva anche il potere di quest'ultimo di mantenere la pace e punire chi la mettesse a repentaglio.



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